
CULTURA E SPETTACOLO
29/set/2008 "Do ut des": il mistero di Alcesti rivive con Franco Nero e Mita Medici
( clicca qui per scaricare l'invito)
Franco Nero e Mita Medici saranno interpreti d’eccezione di “Il fiore di Alcesti”, un libero adattamento da Il Mistero di Alcesti, opera teatrale scritta da Marguerite Yourcenar: si tratta del secondo appuntamento del ciclo di incontri del progetto “Do ut des – Scambi d’emozione, d’amore, di vita”, programmato dall’assessore alla Cultura del Comune di Foggia, Giovanni Cipriani, in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale, l’Università e l’AIDO (Associazione italiana donatori organi); anche questo, infatti, così come gli altri futuri incontri, sarà incentrato sul tema di grande valore filantropico e umanitario del dono di sè e sposerà la nobile causa della solidarietà e del dialogo interpersonale.
I due popolari attori saranno protagonisti, giovedì 2 ottobre sul palcoscenico del Teatro del Fuoco: per Mita Medici si tratta di un ritorno dopo che in primavera si era esibita in letture e interpretazioni del mito di Fedra; per Franco Nero (all’anagrafe Franco Sparanero) si tratta di un eccezionale ritorno alle origini, visto che le origini della sua famiglia rinviano a San Severo e quindi alla Capitanata.
Lo spettacolo, curato dal regista Salvo Bitonti, vedrà Franco Nero nelle duplici vesti di Apollo ed Ercole; Mita Medici darà voce alla Morte e al personaggio di Alcesti, mentre Raffaello Fusaro – giovane attore emergente – interpreterà Admeto.
L’iniziativa dell’assessore Cipriani, ricordiamo, prende spunto dal mito greco di Alcesti, paradigma sempiterno dei sentimenti di solidarietà ed umanità – “filìa” e “charis” - che permeavano la concezione della vita e del rapporto fra gli uomini nel mondo greco antico. Si tratta di un omaggio non solo di grande spessore culturale, ma anche un modo esemplare di richiamare l’attenzione generale e le singole coscienze sul ruolo indispensabile esercitato nella nostra società dal mondo dell’associazionismo e del volontariato, che operano efficacemente anche nel nostro territorio.
La serie di manifestazioni e spettacoli sulla cultura del dono di sè progettata dall’assessore Cipriani - che introdurrà l’incontro - sottolinea l’esigenza di promuovere e produrre cultura per metterla interamente al servizio della nostra comunità.
L’attività culturale è infatti uno straordinario veicolo di messaggi forti e profondi, in grado di consolidare un sistema di autentiche relazioni civili indispensabili alla crescita complessiva della società, anche dal punto di vista etico.
Per questo, secondo l’assessore, “progetti come Do ut des dimostrano come la cultura classica sia ancora capace , nonostante la nascita di altre letterature e l’affermazione di altri linguaggi, di trasmettere valori che restano attualissimi”. Sarebbe d’altronde pleonastico insistere sul ruolo fondamentale che la cultura umanistica assolve nel provocare fecondi momenti di incontro e di riflessione. Di qui il richiamo al forte impegno di stimolo e di cooperazione, che, secondo Cipriani, devono assumere, in primo luogo, le istituzioni locali: “Le politiche culturali devono mettersi al servizio di relazioni e vincoli comunitari più solidi e profondi”.
Alla manifestazione interverranno il sindaco di Foggia, Orazio Ciliberti, ed il Presidente del Consiglio Provinciale, Enrico Santaniello, al quale va il merito di aver sostenuto con convinzione ed entusiasmo il progetto.
Ci sarà anche spazio per la musica, con l’ “Alceste” di Christoph Gluck, opera da cui il soprano Rosa Ricciotti – accompagnata dal pianista Nicola Marasco e dal Coro dell’Ateneo di Foggia – canterà le arie più famose.
Ingresso gratuito - Sipario ore 21.00.